La diagnosi della Fip e l'importanza di agire tempestivamente

La diagnosi della Peritonite Infettiva Felina (FIP) è una delle sfide più grandi nella medicina veterinaria, e per molti anni è stata una vera e propria "condanna a morte". A causa della sua complessità e della varietà dei sintomi, è difficile avere una diagnosi certa e immediata. Questo rende la decisione di iniziare una terapia un argomento delicato e cruciale.


 

La complessità della diagnosi


La FIP è una malattia subdola che può manifestarsi con sintomi diversi, rendendo la diagnosi complessa. Non esiste un singolo test "gold standard" che possa confermare la FIP al 100%. Il veterinario si affida a un insieme di elementi clinici, esami del sangue e test specifici per formulare una diagnosi presuntiva:

  • Esame clinico: I sintomi più comuni includono febbre persistente che non risponde agli antibiotici, perdita di peso, letargia e perdita di appetito.

  • Esami del sangue: Un indicatore chiave è il rapporto albumina-globulina (A:G). Un rapporto inferiore a 0.6 può indicare la presenza di FIP, anche se non è un dato definitivo. Altri marcatori, come l'aumento delle globuline, possono essere suggestivi della malattia.

  • Test specifici: In caso di FIP umida (con versamenti), l'analisi del liquido addominale o toracico può confermare la diagnosi. I test molecolari (PCR) possono rilevare la presenza del virus, ma non sempre la sua mutazione.

La sfida è che i sintomi della FIP possono sovrapporsi a quelli di altre malattie. La difficoltà di una diagnosi certa e rapida porta a un'incertezza che può ritardare l'inizio della terapia.

 



Perché è cruciale iniziare la terapia velocemente, anche senza diagnosi certa?

In passato, l'attesa per una diagnosi certa era considerata prassi. Oggi, con l'esistenza di terapie efficaci come il GS-441524, ogni ritardo può essere fatale. L'urgenza di agire deriva da un principio fondamentale: La FIP progredisce rapidamente, e la sopravvivenza del gatto dipende dalla velocità con cui si inizia il trattamento.

Se si aspetta la diagnosi definitiva, che potrebbe richiedere giorni o settimane (specie nel caso della FIP secca, molto più complessa da diagnosticare), la malattia può progredire a uno stadio avanzato, rendendo la terapia meno efficace o richiedendo un dosaggio più elevato, con costi superiori.

  • FIP umida: L'accumulo di liquidi può compromettere la funzione di organi vitali come i polmoni, rendendo urgente l'intervento.

  • FIP secca: Se non trattata in tempo, la FIP secca può evolvere in FIP neurologica o oculare, condizioni che richiedono dosaggi più alti e sono più difficili da trattare.

In conclusione, l'emergere di farmaci come il GS-441524 ha cambiato il paradigma della diagnosi di FIP. Sebbene sia fondamentale consultare un veterinario per formulare una diagnosi presuntiva, è diventato cruciale iniziare la terapia in modo tempestivo, basandosi su un forte sospetto clinico. Il rischio di non agire è di gran lunga superiore al rischio di iniziare un trattamento efficace.

 

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